19.4 malga Zovel - GrEsGa

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19.4 malga Zovel

Diario di Bordo > 2013
Malghe Zovel e Brione
19/04/2013
L’imprevedibile e capricciosa primavera quest’anno si fa veramente desiderare, e così, giusto per rompere con il torpore invernale e sperando in giorni migliori, non rimane che rifugiarci sui sentieri del Baldo, dove partendo dalla riva del lago, poco al di sopra delle terrazze coltivate ad olivo approdiamo nei verdi alpeggi di media montagna, dove qua e là fanno capolino stuoli di primule, crocchi e rosei fiori di Daphne Mezereum, puntuali ambasciatori della bella stagione che con i loro colori vivacizzano anche la più uggiosa delle giornate.

Imboccato a Sommavilla (83m) l’erto vicolo a fondo cementato (segnavia 654) che tra terrazze coltivate ad olivo a sud/est risale velocemente fuori dall’abitato, riservandoci più a monte il segnavia 30 per il successivo rientro e continuando ad arrancare faticosamente sul selciato della mulattiera, transitando nel frattempo per località Carpenare (622m, ore1) ecco che alla fine dell’interminabile salita approdiamo sul terrazzo erboso di Malga Zovel (980m, ore1), primo pitstop della giornata e ottima occasione per una sosta di mezzavia. Lasciata la radura e arrancando a questo punto sempre più faticosamente sull’erto e vicino nastro asfaltato che dal lago sale a Prada (nota come Punta Veleno), giusto il tempo d’agguantare il sudato quarto tornante della stessa, e alla nostra sinistra deviamo sul segnavia 32 (1080m, 15min.), un tranquillo e finalmente pianeggiante sentiero dove l’improvviso rumore di sassi e pietre che rotolano tradiscono la precipitosa fuga a monte di un branco di camosci, che spaventati dalla nostra inconsapevole presenza velocemente rifuggono su per i ghiaioni. Poco dopo l’inaspettato incontro perveniamo nell’amena radura di Malga Brione (945m, 30min.), un’improvvisata meta che oltre alla breve pausa ristoro concede un'interessante scorcio sul lago, non certo l’immagine da cartolina a cui siamo abituati, ma vista l'uggiosa giornata c’è da accontentarsi.
Visto che a questo punto l’ingrata giornata non ha più nulla da offrire, iniziamo la lunga discesa a valle affidandoci al segnavia 30, un tracciato che allontanandosi sempre più dal baratro della Val Torrente giù in basso ci riporta sul sentiero 654 risalito al mattino (300m, ore1), dove a ritroso non ci rimane che tornare tra le vie di Sommavilla, nostro punto di partenza (25min.).
Dislivello assoluto 1000m.
Tempo di percorrenza ore 4:10.
Lunghezza del tragitto  12 Km.

                                  

Note:
I due principali sentieri percorsi oggi, il 654 e il 30 sono accumunati da un unico comun denominatore “la pendenza”. Infatti a parte il conforto del sentiero 32 che pianeggiante collega le due malghe, per il resto del tragitto il ripido versante occidentale del M.Baldo proprio qui dà il meglio di sé, dando del filo da torcere anche al miglior arrampicatore.
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