09 agosto
Diario di Bordo > 2012
Periplo delle "Drei Zinnen"
09/08/2012
Durante la notte il cielo si è ulteriormente offuscato, a tal punto che al nostro risveglio le incombenti Tre Cime e il sentiero che le aggira sono completamente celate da un'impietosa foschia. Ma per nulla scoraggiati dall’ingrata condizione meteo, affidandoci alla buona sorte e dopo un'ottima colazione, lasciato il rif.Auronzo (2320m) ad est ci incamminiamo sul sentiero n°101 del nostro giro attorno alle Tre Cime. Transitati per la vicina chiesetta dedicata alla Maria Ausiliatrice ecco che più avanti giungiamo al successivo rif.Lavaredo (2344m, 20min), dove per sfasciumi più in alto perveniamo a Forcella Lavaredo (2454m, 15min), strategico belvedere dove una temporanea schiarita ci svela le strapiombanti pareti nord delle Tre Cime e una inaspettata vista sul mitico rif.Locatelli, con le più famose cime Altoatesine a fargli da sfondo. A questo punto, persistendo sul sentiero 101 e con pochi saliscendi su fondo ghiaioso, proseguendo a N raggiungiamo il rif.Locatelli stesso (2405m, ore1), dove con sorpresa si spalanca il sipario sulla più affascinante e più nota vista delle "Drei Zinnen", una magnifica immagine da cartolina!! Ricaricati da tanta bellezza e scordata la foschia del primo mattino, a S/E ci incamminiamo decisi sul sentiero “De Luca Innerkofler” che dirigendo verso il caratteristico torrione della “salsiccia di Francoforte” ci porta all’imbocco della galleria, la prima di una lunga serie scavate dagli Alpini nelle viscere del monte Paterno, la nostra prossima meta. Aiutati dalla fiocca luce delle torce procediamo nell’oscurità, finchè a mezza via, un’abbagliante squarcio nella roccia ci sorprende con un’incantevole visione mozzafiato delle Tre Cime. Proseguendo nella nostra salita, terminata la serie di gallerie più in alto scorgiamo l’attacco della via ferrata (30min). Superati i primi metri di rari appoggi, abbastanza rapidamente e senza difficoltà particolari, risaliamo la ben attrezzata via fino a giungere alla Forcella dei Camosci (2650m, 20min), dove arrampicando ora sulla parete destra (la sinistra è riservata per la successiva discesa) su tracciato in forte esposizione e a tratti avaro d’appigli, finalmente guadagniamo la cima del M.Paterno “ PaternKofel” (2744m, 25min). Malgrado l’impietosa foschia non conceda la proverbiale vista a 360°, d’innanzi a noi possiamo comunque ammirare l’esclusiva vista sulla parete nord delle Tre Cime, un’incredibile scorcio panoramico che ripaga pienamente della dura fatica. Per il ritorno, riguadagnata la sottostante Forcella dei Camosci (dove convergono tre diverse vie di salita) sotto minaccia della costante incertezza meteo, decidiamo di ridiscendere lungo la medesima via fatta all’andata fino all’imbocco della prima galleria (50min). Da qui, con l’intento di evitare nuovamente la serie di gallerie, e non intralciare così le numerose persone che le stanno risalendo, affidandoci ad una traccia che all’esterno stacca vero sud, inizialmente aiutati da una corda di cortesia e digradando poi direttamente giù dalla sdrucciolevole colata di ghiaione, più in basso ci ritroviamo sulle rive dei Laghi dei Piani (Bodenseen-2335m), dove proseguendo a questo punto verso sinistra, risaliamo nuovamente all’affollato rif.Locatelli (40min). Giusto il tempo di riporre l’imbracatura negli zaini e immortalare un’ultima immagine delle monumentali Tre Cime, e imboccata ora la mulattiera della Val di Landro, segnavia n°105, calando nella verdeggiante depressione (2220m) sorgiva del torrente Rienza “Rienzboden” e proseguendo poi nel nostro giro ad anello verso W, tra pietrisco, magri pascoli e sfiorando strada facendo l’argine di tre laghetti “Zinnenseen”, più avanti raggiungiamo l’ennesimo e altrettanto pittoresco rif.Langalm (2280m, 50min), dove comodamente seduti sulla soleggiata terrazza ci gustiamo uno spuntino e la vista sul lato ovest delle Drei Zinnen. Dopo la rigenerante sosta, ripreso il nostro cammino sul segnavia n°105 e rimontati alla vicina Forcella Col di Mezzo (2315m), giusto il tempo per un ultimo sguardo sul Cristallo, il Sorapis e i Cadini di Misurina, e poco più avanti concludiamo il spettacolare periplo al rif.Auronzo (35min).
Dislivello assoluto 450m.
Tempo totale di cammino ore 5:45.
Lunghezza del tragitto 15Km.