17/05
Diario di Bordo > 2023
Passo Viamaggio → Sansepolcro
17/05/2023
Dopo una notte passata al calduccio della stufa, ben rifocillati e avvolti nelle nostre mantelle, lì sotto la gronda del casolare di Ca’ la Fonte divien difficile chiudere la porta alle nostre spalle e catapultarci nuovamente sotto pioggia e vento. Un’ingrata condizione meteo, che al sentiero ufficiale fa preferire la strada asfaltata per Sansepolcro. Ed è così che dopo la rituale foto di gruppo, in ordinata fila indiana ci avviamo lungo il ciglio della provinciale “Marecchia”, un sinuoso nastro d’asfalto per fortuna poco trafficato, e che poco prima dell’ennesima curva, più in basso abbandoniamo, per imboccare la sterrata che a sinistra risale verso monte (850m, 40min). Superato così il cancello d’accesso alla carrabile e ripiegando verso nord, in leggera salita aggiriamo le propaggini meridionale del monte Verde, fin a ricongiungerci col sentiero tralasciato in precedenza a Passo Viamaggio (990m, 40min), dove proseguendo qui sull’immancabile Tau giallo, facciamo il nostro ingresso nella Foresta dell’Alpe della Luna. Una rigogliosa riserva naturale dove purtroppo il perversare del maltempo non dà tregua, e dove guadando con attenzione i numerosi torrenti che allagando la forestale obbligano ad affondare fin al ginocchio, nel frattempo giungiamo al rifugio di Pian della Capanna (1030m, ore1:20), altro punto di riferimento che sarebbe di gran conforto se fosse aperto. Facendo buon viso a cattiva sorte, non possiamo far altro che proseguire nel folto del bosco, un vero percorso di guerra, dove tra fango e acqua passiamo nel frattempo sotto le fronde di una maestosa quercia, per poi tirar dritto fin ad arrivare nel piccolo borgo di Montagna, (682m, ore2), altro posto dove trovar rifugio. Incoraggiati dalla pioggia che nel frattempo sembra scemare, tralasciamo la strada comunale per proseguire dritti sulla via che oltre la fontana di contrada Pischiano s’intrufola nuovamente nel bosco. Un vano tentativo di proseguire sul sentiero per il Santuario di Monte Casale, che purtroppo non porta da nessuna parte. Infatti ancora un paio di chilometri di marcia forzata, ed ecco che lì dinnanzi a noi, l’ennesimo torrente d’acqua e fango ci sbarra la strada, un ostacolo stavolta insuperabile, davanti al quale ci si può solo che fermare.
Ed è così che rinunciando a malincuore alla visita dell’importante Santuario francescano, tornati sui nostri passi fin al bivio di Montagna (ore1:20 tra andata e ritorno), stavolta lì dinnanzi al monumento dedicato ai caduti imbocchiamo senza tentennamenti la strada comunale. Un interminabile nastro d’asfalto che giù in Val d’Afra spiana poi in pianura, e che costeggiando campi coltivati e prati in fiore, passando strada facendo ai piedi del Monte Casale porta dritto a Sansepolcro (330m, ore1:15), dove lì tra le viuzze del centro storico, la giornata si conclude con una calda doccia nella foresteria del Convento di “Santa Maria dei Servi” (15min).
Dislivello assoluto 766m. (↑425m, ↓1090m).
Tempo di Cammino ore 7:30.
Lunghezza tragitto Km 32.