f 3° dì Fundres
Diario di Bordo > 2020
rif. Ponte di Ghiaccio- Fundres- malga Wieserhütte
19 agosto 2020
Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, allora visto il sole che splende in cielo questa deve essere senz’altro la nostra giornata fortunata. E così dopo la rituale foto di gruppo e aver dato un’ultima occhiata sul Lago di Neves e sulle alte vette della Zillertal, ecco che abbandonata l’alta via che ieri ci ha portato fin qui, senza esitare giriamo le spalle al rifugio e via giù dritti in riva al sottostante lago “Ponte di Ghiaccio” (2351m, 20min). Proseguendo da lì sul sentiero di fondovalle (segnavia 13), in costante discesa arriviamo alla malga Eisbruggalm (2150m, 30min), dove mantenendoci sul sentiero parallelo al torrente, da lì a poco andiamo a intercettare la carrozzabile, un comodo tracciato sterrato che al bivio più in basso attraversa il ponte, mentre il nostro sentiero prosegue dritto sulla destra orografica del torrente (2050m, 20min). Tra zone boscate e verdi radure, passando strada facendo davanti a caratteristici tabià e malga Egger Boden Alm (1691m, 30min), poco più in basso giungiamo al piccolo borgo di Dun (1480m, 20min), dove alternando da lì tratti di strada asfaltata ad altri su sterrato, giù per l’evocativa Via Crucis alla fine ci ritroviamo tra le tranquille viuzze di Fundres (1159m, ore1:10), l’amena cittadina che dà il nome all’omonima valle, dove seduti al tavolo del bar, lì poco distante dalla pittoresca Chiesa ci godiamo con soddisfazione la bella giornata di sole. Il relax purtroppo dura poco, e ripercorrendo a ritroso la via principale, ecco che ancor prima di lasciare l’abitato alla nostra sinistra imbocchiamo una via trasversale, dove lasciandoci alle spalle le ultime abitazioni e seguendo il segnavia 12, attraversato un prato iniziamo ad arrancare su per il boscoso pendio della dorsale che separa la Val di Fundres dall’adiacente Val d’Altafossa, un’erto sentiero ormai abbandonato a sé stesso dove l’unica certezza è la salita. E così, tra alberi divelti e un selvaggio sottobosco, cercando di non perdere di vista i sbiaditi colori bianco-rossi nel frattempo sbuchiamo in un solare pianoro sboscato, un’ideale sosta di mezza via dove la scusa d’immortalare un’eccezionale vista sulle dirimpettaie Alpi della Zillertal è l’occasione giusta per riprendere fiato e gustare dei squisiti mirtilli, prima di attaccare l’ultimo erto tratto nel bosco che su in alto porta al passo di Falzarer Joch (2259m, ore3).
Dopo tanta fatica, la rituale foto di gruppo e un veloce break son quel che ci vuole prima di calare giù in picchiata dall’opposto versante, dove senza più problemi d’orientamento, per pascoli e sentieri ben evidenti alla fine la nostra giornata termina sul fondo dell’idilliaca Val d’Altafossa, dove spaparanzati sulle comode sdraie della pittoresca malga Pranter Stradel Hütte ci godiamo gli ultimi raggi di sole prima di raggiungere la vicina Wieserhütte (1800m, 40min), ultimo rifugio di pernottamento dove già ci attende l'immancabile fresca birra.
Dislivello assoluto 1386m. (₊1479m. ₋ 2182m.)
Tempo di cammino ore 6:50.
Lunghezza tragitto Km19.