08 agosto
Diario di Bordo > 2012
M. Piana
08/08/2012
A nord del lago di Misurina, aggirato Col Sant’Angelo e lasciata l’auto nel parcheggio posto nei pressi dell’area camper, tralasciamo la strada delle Tre Cime per incamminarci alla nostra sinistra direttamente sulla stretta rotabile riservata al transito del servizio navetta per il M.Piana. Dopo averne condiviso un primo tratto di strada, più avanti lasciamo che le jeep del servizio navetta proseguano indisturbate il loro lavoro per deviare sul percorso pedonale che stacca sulla sinistra (30min). In costante ma mai esagerata salita proseguiamo così nel bosco sull'agevole sterrata fin ad arrivare là dove un’evidente traccia a stretti tornanti s’impenna bruscamente su per la massima pendenza. Una via più diretta e faticosa che su in alto va a intercettare nuovamente la carrabile del servizio navetta, punto in cui rinunciando anche qui al comodo tracciato stradale, tra pini mughi e pietre rimontiamo direttamente sul piazzale del rifugio Bosi (2205m, 40min), punto di partenza per il circuito delle trincee che ci aspetta. La nostra escursione a ovest prosegue ora lungo lo storico sentiero della Grande Guerra, e seguendo l’orlo occidentale a strapiombo sulla Val di Landro, tra camminamenti, trincee e punti strategici dell’esercito italiano, più avanti raggiungiamo la croce di vetta del M. Piana (2324m, 35min). Da qui proseguendo verso nord ci abbassiamo lievemente nella Forcella dei Castrati (2272m), che in tempo di guerra oltre a separare fisicamente il M.Piana dall'attiguo M.Piano rappresentava la linea di demarcazione tra i due eserciti contendenti, e dove per non dimenticare oggi è posto un cippo con tanto di campana bronzea dedicata alla pace tanto duramente conquistata. Risaliti sul tavolato settentrionale il nostro cammino ora prosegue tra i manufatti bellici austriaci, fino a pervenire in breve alla croce di vetta del M.Piano (2320m, ore1). A questo punto dell’escursione purtroppo le prime avvisaglie di cattivo tempo ci convincono a malincuore ad interrompere l'evocativo circuito per tornare con passo lesto al precedente bivio del passo dei Castrati, dove rinunciando al panoramico tracciato del sentiero storico che a est s’affaccia sulle tre cime, più a sud ancora riguadagniamo la zona italiana del M.Piana. Proseguendo così sul sentiero che al centro della vasta spianata sommitale passa accanto a vari cippi commemorativi, nel frattempo ecco che nei presi della capanna Carducci (2316m) un’interessante tenda militare attira la nostra attenzione, una sorta di magazzino dove numerosi reperti bellici riemersi dai lavori di scavo sono lì raccolti nell'attesa di essere catalogati. Soddisfatta così la curiosità, non resta che abbassare la testa e proseguire sotto la leggera pioggerellina sull'indicazione per il rif. Bosi (50min), dove una meritata sosta a questo punto è quel che ci vuole, prima di calare giù a valle ricalcando a ritroso il medesimo tracciato dell’andata fin al nostro parcheggio di partenza (ore1:10), dove recuperata l’auto e risalita stavolta la strada a pedaggio per le Tre Cime, alla fine la prima giornata si conclude nell'affollato rifugio Auronzo.
Dislivello assoluto 550 m.
Tempo totale di cammino ore 4:45.
Lunghezza del tragitto 18 Km.