18/06 - GrEsGa

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18/06

Diario di Bordo > 2021
18/07:
Castelmonte/Masarolis.
Dopo la doverosa visita al Santuario di Castelmonte e averci riempito gli occhi coll’incantevole panorama che dal sagrato spazia sulle Vall Collio e la pianura friulana, ecco che nell’angolo diametralmente opposto alla scala che scende nel parcheggio, a fianco della bacheca dei sentieri il pesciolino azzurro ci invia giù lungo la strada per Cividale, un tratto di nastro asfaltato che poco più in basso abbandoniamo per deviare sulla brecciata che nell’ombra del bosco cala direttamente al paese di Purgessimo (160m, ore 1:20), il primo centro abitato della giornata dove una sosta ai piedi del duomo è l’occasione giusta per immortalare l’ingegnoso meccanismo dell’originale orologio. Proseguendo sulla via principale e attraversata la provinciale, per strade e viottoli ci immergiamo nella lussureggiante campagna fino ad attraversare il pittoresco “Ponte del Diavolo” che al di là del Natisone porta direttamente nel centro storico di Cividale (135m, 50min), dove tra palazzi storici, chiese e piazzette è d’obbligo fermarsi in qualche negozietto per procurarsi qualche panino ben imbottito con del prosciutto San Daniele e un bel pezzo di “gubana”, prodotti tipici e genuini che qui son di casa. Dopo la sosta di metà mattinata, ecco che lasciato il centro cittadino a nord seguiamo l’indicazione per la stazione ferroviaria fino alla prima rotonda, dove proseguendo dritti attraverso Borgo San Domenico, su verso monte saliamo per via Castello fin dinnanzi al lussuoso Hotel Locanda al Castello. Con l’abitato di Cividale ormai giù in valle, su dritti per via Cretta continuiamo ad alzarci di quota tra vigne e campi fino a passare dall’asfalto all’acciottolato della strada militare che s’insinua nel bosco, un’interminabile salita dove a un certo punto troviamo Anna e Pietro, due simpatici compagni d’avventura già conosciuti la sera prima, e che accovacciati nel bel mezzo del sentiero stanno già facendo gli onori al loro frugale spuntino, un’attentato bell’e buono alla nostra integerrima forza di volontà che poco più in alto cede alla tentazione, e lì seduti su di un muretto eccoci pronti ad addentare i famosi panini col prosciutto di San Daniele, una soddisfazione che a questo punto della giornata riempie pancia e anima di sapori unici e indescrivibili. Dopo la rigenerante sosta arriva il momento di riprendere ad arrancare su verso monte fino ad intercettare lassù in alto il tratto finale della strada che cala nella piazzetta di Masarolis, dove lì davanti alla chiesa nemmeno il leone in gabbia che dall’alto sorveglia la fontana ci impedisce di sedere a bordo vasca e immergere i piedi nell’acqua, una fresca trovata prima di calare giù nella via che porta al centro sociale del paese, un fabbricato gestito da volontari locali dove a conclusione della giornata troviamo ad attenderci Graziella e Gino, altri due compagni di cammino già incontrati al mattino, e che nell’attesa di ricompattare l’intera compagnia già stanno trafficando tra pentole e fornelli per la spaghettata di fine giornata (660m, ore3:30).
Dislivello: + 650m, - 635m.
Tempo di cammino: ore 5:40.
Lunghezza tragitto: Km 28.
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